Francesca Bonafini

Da "Mangiacuore" (Fernandel, 2008) a "La strada ti chiama" (Sinnos, 2022; Premio Andersen 2023 come miglior libro oltre i 12 anni) : l'archivio delle mie pubblicazioni, presentazioni, readings, rassegna stampa

Tag: Giacomo Leopardi

Dare un nome alle cose non ci basta

Leggiamo e scriviamo per conversare non solo con i vivi, ma anche con i morti e con coloro che vivranno dopo di noi.
Su Formicaleone il mio dialogo con Gesualdo Bufalino intorno a questioni che mi stanno particolarmente a cuore: la lettura, la scrittura, il silenzio.

Celestiale (Sinnos, 2018) – Rassegna stampa

Celestiale (Sinnos, 2018)
Rassegna Stampa

“Finalmente una novità per adolescenti di un’autrice italiana di una forza e limpidezza tale da render felici”
Biblioragazzi

“Un racconto davvero magnifico è Celestiale di Francesca Bonafini. Perché deliziosa è la storia di Maddalena, Ivano e Fabrizio; curatissima la lingua”
Leggendaria


“Una forza narrativa prorompente”
Chronicalibri

“Un romanzo lieve, che scorre veloce e vince nel restituire sulla pagina emozioni e sentimenti dell’adolescenza”
Rivista Andersen

“Scritto in stato di grazia. Animato, vivificato da una leggerezza calviniana”
Mariano Sabatini – Radio LatteMiele

“Complimenti a Francesca Bonafini, capace di mettere insieme qualità letteraria ed attenzione ai temi più cari agli adolescenti di oggi, in un romanzo che piace anche agli adulti”
Sololibri

“Divertente e commovente, e scritto con grande senso del ritmo e musicalità”
Articolo Tre

“Celestiale è il felice esordio di Francesca Bonafini nel mondo della letteratura per ragazzi”
Liber – Libri per bambini e ragazzi

“Assolutamente perfetto e celestiale”
Due lettrici quasi perfette – blog letterario

“Francesca Bonafini racconta una storia d’amore Celestiale”
 Il Libraio

“Questo romanzo aiuta i giovani a riconoscersi tra le righe e i “più grandi” a ricordare con un sorriso la bellezza di sensazioni ormai perse”
Il Terzo News

“Celestiale fa centro. Lo fa, negli adolescenti quanto negli adulti. […] Bellissima la commistione tra moderno e classico, il tentativo riuscitissimo di infilare Leopardi in contesti che gli adulti troppo spesso reputano alieni, se rapportati ai ragazzini”
Babette Brown 

“Splendido esemplare di letteratura per ragazzi”
Il gruppo di Polifemo

“Un romanzo che racconta a ragazzi e ragazze com’è ingarbugliato l’amore, quanto possa essere “bruttissima cosa”, ma anche bellissima e quanto sia stupido averne paura”
Corriere Etneo

“Un romanzo fatto di tenerezza e speranza”
Arezzo Notizie

“Ogni adolescente che leggerà il libro sarà in grado di riconoscersi”
Letture Metropolitane

“Libro costruito magistralmente”
Modulazioni temporali

“Simile a un fado, a versi scanditi in metrica, a un pulsare di strumenti a percussione, la prosa di Francesca Bonafini, incalzante nei romanzi per adulti, sferzante nella produzione umoristica, diviene, in questo libro per ragazzi, lieve, eterea, in altre parole celestiale. Eppure potente, nella sua accerchiante levità, capace di incastonare, al suo interno, come un cuore pulsante a cui l’autrice rende omaggio, i versi di Leopardi.”
Libroguerriero

Celestiale consigliato su
Panorama

 

 

 

 

 

Corriere della Sera – Bologna: il meglio del 2018 secondo quattro librai bolognesi; per la Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani c’è “Celestiale” (Sinnos, 2018)

Interviste

  • L’amore è salvifico perché ci immette in un orizzonte di senso, ci fa intravedere una ragione per affrontare la fatica del vivere (Dall’intervista apparsa su Articolo Tre)
  • La letteratura ci insegna l’irriducibile complessità delle cose, ci mostra senza sconti l’opinabilità dei nostri paradigmi, la nostra fragilità, la nostra condizione di finitudine. Ma soprattutto ci rendepiù capaci di uno sguardo tenero, benevolente, nei confronti del nostro comune annaspare. (Dall’intervista apparsa su Leggere Tutti)


Interviste radio

Libro del giorno a Fahrenheit : ascolta il podcast

Francesca Bonafini – ph. Fabrizio Villa

 

Intervista a Radio Città Fujiko
Puntata del 19 maggio 2018 del Polverone Magico di Radio Città Fujiko 103.1 fm tutta dedicata a Celestiale (Sinnos, 2018), con Francesca Bonafini in studio in diretta e letture a cura dell’Associazione Culturale Youkali. Colonna sonora di Amália Rodrigues, Madredeus, Johann Sebastian Bach, Francesco Guccini e i Doors.

Intervista a Radio inBlu
Abbiamo parlato del fascino delle parole, e dell’importanza di farne un uso consapevole, responsabile e virtuoso. E poi ancora: di stereotipi scardinati, di Leopardi e della potenza musicale dei suoi versi, del “fans club delle parole entusiasmanti” fondato da Maddalena e le sue amiche, e della ragion d’essere della letteratura, ovvero lo stile, e del fatto che la letteratura non è avulsa dalla nostra vita quotidiana, bensì la nutre. Infine abbiamo parlato di Ivano Fossati, di Fabrizio Frasnedi, e dei nomi delle persone, che, come dice Maddalena nel romanzo, sono più belli dei nomi delle cose, perché “contengono tutte le meraviglie del mondo”. Questo e altro nell’intervista andata in onda il 25 marzo a Radio inBlu.

 

Interviste video

Dal Salone Internazionale del Libro di Torino 2018



Premi


 


CELESTIALE
 TERZO CLASSIFICATO AL PREMIO LETTERATURA RAGAZZI DI CENTO 

Cento, 19 maggio 2019. Consegna del 3° premio a Francesca Bonafini durante la cerimonia di premiazione della 40° edizione del Premio Letteratura Ragazzi.



Celestiale
di Francesca Bonafini – ISBN 978-88-7609-384-5, 112 pagine, €12,00, zona franca

  • Per Maddalena ci sono un sacco di cose celestiali: il Portogallo, la musica dei Madredeus, uscire con la Dani e la Vale (che sono le sue amiche del cuore). Ma la cosa più Celestiale di tutte, per lei, è Fabrizio Fiorini, che va al liceo artistico e che lei vede ogni mattina alla fermata dell’autobus.
    Fabrizio Fiorini è gentile, educato, timido. Quella ragazza che lo guarda, lo guarda e gli parla è celestiale per lui. Il problema è che lui non si sente tanto celestiale…
    Ivano detto Lama (non si sa bene perché) è il fratello di Maddalena ed è sempre scocciato, scontroso, cinico. Eppure, anche lui ha una vena insospettabile di rosa celestialità.
    Da Francesca Bonafini, voce emergente e già autorevole del panorama letterario italiano, un libro ironico e arguto, che parla d’amore, di parole, di piccole ma necessarie rivoluzioni.

Francesca Bonafini è nata a Verona nel 1974 e vive a Bologna. Ha pubblicato i romanzi Mangiacuore (Fernandel, 2008), Casa di carne (Avagliano, 2014), La cattiva reputazione (Avagliano, 2016) e il romanzo per ragazzi Celestiale (Sinnos, 2018). Numerosi suoi racconti sono apparsi su riviste, quotidiani e antologie, ed è presente nel Dizionario affettivo della lingua italiana (Fandango, 2008). Ha scritto di musica italiana e in particolare di Ivano Fossati nel volume Sex machine. L’immaginario erotico nella musica del nostro tempo (Auditorium, 2011). È coautrice del romanzo collettivo Il cavedio (Fernandel, 2011) e del libro umoristico a quattro mani Non avremmo mai dovuto. Le frasi che gli uomini sposati dicono alle amanti (Ad est dell’equatore, 2015).

Celestiale è uno dei quattro libri dell’edizione 2018 di Caro autore, ti scrivo di Pordenonelegge

Francesca Bonafini a Pordenonelegge

Celestiale al Pisa Book Festival

Intervista a Radio inBlu


Abbiamo parlato del fascino delle parole, e dell’importanza di farne un uso consapevole, responsabile e virtuoso. E poi ancora: di stereotipi scardinati, di Leopardi e della potenza musicale dei suoi versi, del “fans club delle parole entusiasmanti” fondato da Maddalena e le sue amiche, e della ragion d’essere della letteratura, ovvero lo stile, e del fatto che la letteratura non è avulsa dalla nostra quotidianità, bensì la nutre. Infine abbiamo parlato di Ivano Fossati, di Fabrizio Frasnedi, e dei nomi delle persone, che, come dice Maddalena nel romanzo, sono più belli dei nomi delle cose, perché “contengono tutte le meraviglie del mondo”.
Questo e altro nell’intervista andata in onda ieri sera su Radio inBlu, che si può riascoltare qui.

Francesca Bonafini al Pisa Book Festival 2018

Francesca Bonafini incontra il pubblico del Pisa Book Festival sabato 10 novembre alle ore 12:00 in sala Pacinotti per la serie di appuntamenti #Leggereascuola

Pisa Book Festival – Ospiti 2018

Francesca Bonafini al Salone del Libro di Torino 2018

 

Progetto 5 domande #SalTo18:
Francesca Bonafini

 


Bookblog 2018 – Intervista a Francesca Bonafini

 

Sinnos al Salone del Libro di Torino, tra Costituzione, diritto di leggere e storie coraggiose

 

Incontro con Francesca Bonafini. Conduce Sara Zambotti.

Celestiale recensito su Biblioragazzi

“Finalmente una novità per adolescenti di un’autrice italiana, di una forza e limpidezza tale da render felici” (Caterina Ramonda, Biblioragazzi)

Leggi la recensione qui

Celestiale – in libreria dal 10 aprile

Una serie di circostanze fortuite mi ha portata a scrivere, per la prima volta dopo ormai tanti anni di varie narrazioni, un romanzo per ragazzi. Ma in fondo queste sono solo etichette, e anche la letteratura per ragazzi, quando non perde di vista la ragion d’essere della letteratura stessa, ovvero ciò che si dice lo stile, il lavoro sulla lingua, non è mai solo per ragazzi.

Il mio modo di prendere la parola è narrare. E se è vero che ogni racconto contiene un punto di vista sul mondo, qui, in Celestiale, affiorano molti temi che mi stanno a cuore. In primis, gli stereotipi di genere, scardinati, per esempio, da Fabrizio, che rivendica il suo diritto alla tenerezza.

E poi c’è Maddalena, che a dodici anni sa già che “se nasci femmina, devi avere molte unghie per difenderti”, ma sa anche che bisogna “impegnarsi a costruire un mondo in cui le mani si usano solo per le carezze”. Che è innanzitutto un mondo in cui i libri ti difendono meglio di qualsiasi unghia.

E poi c’è Ivano. Be’, che dire. Di quel mascalzoncello io mi sono un po’ innamorata. Perché Ivano così tanto mascalzone non è affatto; ha solo capito, con molta sofferenza, che esiste sempre il lato oscuro: delle parole, prima di tutto. Dell’uso che se ne fa. Le parole per mentire, per manipolare, per nascondere.

E poi ci sono la Dani e la Vale, il professor Zarri altrimenti detto il professore incantevole, i supereroi farlocchi del cavalcavia, le parole ridanciane che mandano via le lacrime e la tristezza, e le parole entusiasmanti, che piacciono tanto a Maddalena perché sono potenti, e possono portare lontano, in un altrove migliore.

Infine c’è la luna. Che, leopardianamente, ha un ruolo fondamentale in questa storia.

E Giacomo Leopardi non lo nomino a caso, perché in Celestiale, un po’ ovunque, dove sembra ma pure dove non sembra, ci sta pure lui.


Il libro esce tra pochi giorni, edito da Sinnos.

L’illustrazione di copertina è di Maria Gabriella Gasparri.

Celestiale
di Francesca Bonafini – ISBN 978-88-7609-384-5, 112 pagine, €12,00, zona franca

Per Maddalena ci sono un sacco di cose celestiali: il Portogallo, la musica dei Madredeus, uscire con la Dani e la Vale (che sono le sue amiche del cuore). Ma la cosa più Celestiale di tutte, per lei, è Fabrizio Fiorini, che va al liceo artistico e che lei vede ogni mattina alla fermata dell’autobus.
Fabrizio Fiorini è gentile, educato, timido. Quella ragazza che lo guarda, lo guarda e gli parla è celestiale per lui. Il problema è che lui non si sente tanto celestiale…
Ivano detto Lama (non si sa bene perché) è il fratello di Maddalena ed è sempre scocciato, scontroso, cinico. Eppure, anche lui ha una vena insospettabile di rosa celestialità.
Da Francesca Bonafini, voce emergente e già autorevole del panorama letterario italiano, un libro ironico e arguto, che parla d’amore, di parole, di piccole ma necessarie rivoluzioni.

Lunedì 26 marzo siete tutti invitati allo stand di Sinnos (PAD 26 stand B35) alla Bologna Children’s Book Fair: festeggeremo l’uscita del libro con un brindisi alquanto celestiale.


Libro del giorno a Fahrenheit : ascolta il podcast

Francesca Bonafini – ph. Fabrizio Villa

Rassegna stampa completa

 

Casa di carne su Letteratitudine

“Allora, per spogliarci di tutto quel ciarpame che ci nasconde ciò che in noi c’è di più autentico, è forse necessaria una simbolica partenza per il deserto, luogo di solitudine in cui possa essere il silenzio a parlare, a parlarci. Per ritornare infine nel mondo capaci di ciò che Fabrizio Frasnedi – le cui parole sono state e continuano a essere il mio nutrimento essenziale – chiama tenerezza ontologica, ovvero l’essere simpatetici, il volgersi agli altri e a noi stessi, al nostro comune annaspare, con uno sguardo di tenerezza.”

Su Letteratitudine una lunga intervista su “Casa di carne” e molto altro.

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