Motivazione: Per la capacità di intrecciare con freschezza e brio le voci di quattro ragazzi alle prese con la vita di tutti i giorni, specchio di una generazione cresciuta in un luogo diverso dai propri genitori e, per questo, in equilibrio tra ambizioni e opportunità. Per una scrittura attenta e coinvolgente, semplice ma accattivante e opportunamente musicale, a tratti sorprendente.
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 27 maggio a Genova a Palazzo Ducale (Sala del Minor Consiglio), a partire dalle ore 15.00.
Il PREMIO ANDERSEN è il più prestigioso riconoscimento italiano attribuito ai migliori libri per ragazzi dell’annata editoriale, ai loro scrittori, illustratori, editori e alle realtà che promuovono la lettura e la cultura per l’infanzia in Italia. A differenza di altri premi, la selezione del Premio Andersen non avviene tramite candidatura o bando, ma è espressione del lavoro quotidiano condotto dalla redazione della rivista mensile ANDERSEN – che dal 1982 è punto di osservazione dell’intera produzione editoriale dedicata a bambini e ragazzi – coadiuvata da una rete di professionisti della filiera del libro.
“Ma la vera sorpresa è nella scrittura della Bonafini, coinvolgente e arguta, raffinata e al tempo stesso semplice e accattivante, capace di sorprenderci per una insolita musicalità e per una indubbia ricchezza lessicale e sintattica. Merce rara di questi tempi nei quali non pochi editori mi appaiono spaventati da ciò che appare complesso. Non posso che lodare, concludendo, l’intelligenza, il coraggio e il rigore editoriale di Sinnos” Walter Fochesato, rivista Andersen
“Piacerà a chi ama le storie corali, a chi ha voglia di scoprire cosa sognasse un ragazzo degli anni Settanta dall’altra parte del mondo e a chi non ha paura di fare sentire la propria voce” Marta Palazzesi, La Lettura – Corriere della Sera
“Uno dei temi de ‘La strada ti chiama’ è la musica classica che s’infila dappertutto – dolce, definitiva, assoluta – tra i dubbi e le incertezze del crescere” Igiaba Scego, Internazionale
“La strada ti chiama è un libro travolgente ed emozionante come lo sono i tredici anni, appassionato e luminoso come le pedalate in bicicletta sotto il sole estivo. Un libro che sa raccontare benissimo l‘amicizia, i sogni, le aspettative ma anche il dolore dei cambiamenti e la difficoltà di rimanere sé stessi anche quando tutto si trasforma. […] Una storia meravigliosa e potente sull’importanza dell’amicizia, una storia che fa bene al cuore e che, se si legge da adulti, fa tornare tra le risate, gli scherzi, l’adrenalina e la leggerezza dei tredici anni e le sue infinite possibilità” zebuk.it
“Ma La strada ti chiama resta soprattutto un romanzo capace di ritrarre gli adolescenti che si affacciano alla vita, osservando se stessi, i coetanei e quel mondo, guida ed esempio negativo allo stesso tempo, popolato dagli adulti” Silvia Gusmano, L’Osservatore Romano
“L’autrice conferma qui, come nei precedenti romanzi, una stupenda capacità di analisi per quanto riguarda ogni personaggio messo in campo. A questo si aggiunge la conferma della gestione della lingua. Ne La strada ti chiama non è mai piatta, sempre ben articolata, in equilibrio magnifico fra una possibile contemporaneità e lo slancio lirico narrativo” Sergio Rotino, Satisfiction
“Quattro voci, tanta musica e diverse strade per un’unica vicenda. Francesca Bonafini torna alla letteratura per ragazzi e lo fa con un libro, La strada ti chiama, in cui la spontanea curiosità adolescenziale si mescola alla ricchezza etnica del Canada degli anni Settanta” Giulia Siena, Chronica Libri
“Questa è davvero una storia bellissima perché le voci riescono a essere tutte originali, uniche, autentiche, e nelle quattro parti-Mappe si incontrano, si tengono per mano, diventano davvero un coro polifonico, in cui ciascuna sta accanto all’altra componendo una unica entusiasmante melodia. […] La scrittura di Francesca Bonafini è vivida, delicata e potente allo stesso tempo, è come se con le sue parole si ponesse sempre sulla soglia a fare da messaggero tra quel mondo dell’infanzia e l’adolescenza e i lettori, e lo fa con rispetto e grande capacità di restare in sintonia con il mondo dell’infanzia, rispetto anche per la lingua che cura con amorevole dedizione nelle scelte linguistiche, nelle costruzioni sintattiche, mai semplificate, mai banalizzate e sempre invece tessute come strumenti di una ricerca profonda del sentire e del vivere dei quattro ragazzini protagonisti. Una storia consigliatissima, che a mio avviso dovrebbero leggere anche gli adulti”. Cristiana Pezzetta, Book Avenue Kids
“Questo romanzo racconta tanto con una scrittura di grande bellezza che, a volte, sfiora la narrazione poetica. Quattro ragazzi a Toronto a metà degli anni Settanta, figli di immigrati nati in Canada. Italiani, francesi, greci. Ci sono i sogni delle seconde generazioni, la ricerca del tesoro, le perdite e le conquiste. Quelle di tutti, nel tempo e di sempre. Quando un romanzo è dimostrazione che non esiste confine tra le storie per ragazzi e per adulti”. Giuliana Facchini, scrittrice
“La musica, vera protagonista del romanzo, che fa crescere, che unisce, che eleva, che sublima gli affetti e li mantiene saldi nel tempo. Un libro che piacerà agli adolescenti, agli adulti, agli anziani, agli amanti del teatro, della poesia, della musica in tutte le sue forme. Una storia che suggerisce l’ascolto”. Elisabetta Bolondi, SoloLibri.net
“[…] Ma la vera sorpresa è nella scrittura della Bonafini, coinvolgente e arguta, raffinata e al tempo stesso semplice e accattivante, capace di sorprenderci per una insolita musicalità e per una indubbia ricchezza lessicale e sintattica. Merce rara di questi tempi nei quali non pochi editori mi appaiono spaventati da ciò che appare complesso […]. Non posso che lodare, concludendo, l’intelligenza, il coraggio e il rigore editoriale di Sinnos”(Walter Fochesato, rivista Andersen)
Bach, Verdi, Mahler, Britten, Fauré, Mozart, Puccini, Schumann, Brahms, Beethoven, Händel, Rossini, Messiaen, Schubert, Bruckner, Ravel, Rimskij-Korsakov, Bizet, Menotti, Donizetti, Čajkovskij… se i protagonisti de “La strada ti chiama” sono quattro tredicenni della periferia di Toronto, i coprotagonisti sono molti di più. Sicché la trasmissione “La musica tra le righe” di RAI Radio 3, che della musica nei romanzi si occupa, ha dedicato per la prima volta una puntata a un libro per ragazzi. Che poi, in verità, “La strada ti chiama” è un romanzo per chiunque si senta alla ricerca – nonostante le cadute, i naufragi, le disillusioni, le amarezze, gli errori, gli accidenti – di un irraggiungibile tesoro che forse, in fin dei conti, si chiama senso.
Per La musica tra le righe, trasmissione di RAI Radio 3 in cui i libri vengono raccontati attraverso la loro colonna sonora, Luca Morino ha raccontato La strada ti chiama (Sinnos, 2022).
Nel programma scuole Francesca Bonafini presenterà per la prima volta ai suoi lettori La strada ti chiama: il suo nuovo romanzo in cui il perdersi e ritrovarsi, appunto il tema dell’edizione 2022 di Più libri, è centrale nelle vite dei quattro ragazzi protagonisti. Tutti gli appuntamenti di Sinnos Editrice a PLPL 2022.
7 dicembre ore 11,00 Sala Marte La strada ti chiama Presentazione del libro di Francesca Bonafini che incontra le scuole Toronto, estate 1976. Leonardo, Dimitrios, Oliver, Yves. Quattro ragazzi che hanno come elemento comune la passione per l’hockey. Ma non solo. La musica classica fa da colonna sonora di questo libro, dove ritroviamo la scrittura di Francesca Bonafini, che con grande maestria parla di scelte, incertezze, aspettative. E della vita che ci sorprende.
Nell’estate del 1976, a Toronto, in Canada, quattro tredicenni si incontravano ogni pomeriggio per giocare a hockey nelle strade del quartiere di East York. Parlavano talvolta di un misterioso tesoro da portare alla luce. I loro nomi erano Leonardo, Dimitrios, Oliver, Yves. Quattro storie si intrecciano in un’unica vicenda per raccontare aspirazioni e desideri, delusioni e scoperte improvvise, partite di hockey, cucina greca e tanta, tanta musica, da ascoltare ad altissimo volume.
“L’autrice conferma qui, come nei precedenti romanzi, una stupenda capacità di analisi per quanto riguarda ogni personaggio messo in campo. A questo si aggiunge la conferma della gestione della lingua. Ne La strada ti chiama non è mai piatta, sempre ben articolata, in equilibrio magnifico fra una possibile contemporaneità e lo slancio lirico narrativo” (Sergio Rotino, Satisfiction)
“Quattro voci, tanta musica e diverse strade per un’unica vicenda. Francesca Bonafini torna alla letteratura per ragazzi e lo fa con un libro, La strada ti chiama, in cui la spontanea curiosità adolescenziale si mescola alla ricchezza etnica del Canada degli anni Settanta” (Giulia Siena, Chronica Libri)
“Questo romanzo racconta tanto con una scrittura di grande bellezza che, a volte, sfiora la narrazione poetica. Quattro ragazzi a Toronto a metà degli anni Settanta, figli di immigrati nati in Canada. Italiani, francesi, greci. Ci sono i sogni delle seconde generazioni, la ricerca del tesoro, le perdite e le conquiste. Quelle di tutti, nel tempo e di sempre. Quando un romanzo è dimostrazione che non esiste confine tra le storie per ragazzi e per adulti”. (Giuliana Facchini, scrittrice)
“Questa è davvero una storia bellissima perché le voci riescono a essere tutte originali, uniche, autentiche, e nelle quattro parti-Mappe si incontrano, si tengono per mano, diventano davvero un coro polifonico, in cui ciascuna sta accanto all’altra componendo una unica entusiasmante melodia. […] La scrittura di Francesca Bonafini è vivida, delicata e potente allo stesso tempo, è come se con le sue parole si ponesse sempre sulla soglia a fare da messaggero tra quel mondo dell’infanzia e l’adolescenza e i lettori, e lo fa con rispetto e grande capacità di restare in sintonia con il mondo dell’infanzia, rispetto anche per la lingua che cura con amorevole dedizione nelle scelte linguistiche, nelle costruzioni sintattiche, mai semplificate, mai banalizzate e sempre invece tessute come strumenti di una ricerca profonda del sentire e del vivere dei quattro ragazzini protagonisti. Una storia consigliatissima, che a mio avviso dovrebbero leggere anche gli adulti”. (Cristiana Pezzetta, Book Avenue Kids)
“La musica, vera protagonista del romanzo, che fa crescere, che unisce, che eleva, che sublima gli affetti e li mantiene saldi nel tempo. Un libro che piacerà agli adolescenti, agli adulti, agli anziani, agli amanti del teatro, della poesia, della musica in tutte le sue forme. Una storia che suggerisce l’ascolto”. (Elisabetta Bolondi, SoloLibri.net)
“Piacerà a chi ama le storie corali, a chi ha voglia di scoprire cosa sognasse un ragazzo degli anni Settanta dall’altra parte del mondo e a chi non ha paura di fare sentire la propria voce” (Marta Palazzesi, La Lettura – Corriere della Sera).
“Ma La strada ti chiama resta soprattutto un romanzo capace di ritrarre gli adolescenti che si affacciano alla vita, osservando se stessi, i coetanei e quel mondo, guida ed esempio negativo allo stesso tempo, popolato dagli adulti” (Silvia Gusmano, L’Osservatore Romano)
“Ma la vera sorpresa è nella scrittura della Bonafini, coinvolgente e arguta, raffinata e al tempo stesso semplice e accattivante, capace di sorprenderci per una insolita musicalità e per una indubbia ricchezza lessicale e sintattica. Merce rara di questi tempi nei quali non pochi editori mi appaiono spaventati da ciò che appare complesso. Non posso che lodare, concludendo, l’intelligenza, il coraggio e il rigore editoriale di Sinnos” (Walter Fochesato, rivista Andersen)
“Una vicenda articolata in cui si mischiano desideri, delusioni, scelte, paure e tanta musica da ascoltare ad altissimo volume” (Corriere Romagna)
Roberto Carnero, nel suo prezioso e appassionante saggio Il bel viaggio. Insegnare letteratura alla generazione Z, uscito per Bompiani nel 2020, in un passaggio in cui riflette sulla pratica dell’imparare a memoria le poesie, cita, alle pagine 124-125, un brano tratto da Casa di carne (Avagliano, 2014).
C’è anche un mio contributo in questo volume di studi sui Promessi sposi uscito per Morlacchi Editore dell’Università di Perugia. Pasquale Guerra ha chiesto a docenti, scrittori, giornalisti, politici e magistrati una riflessione sul romanzo di un autore che, avendo messo in luce con formidabile acume le costanti del cuore umano, ci parla ancora oggi con voce potentissima. La mia riflessione, intitolata Attraversare la notte. Padre Cristoforo e l’Innominato, ovvero la rivoluzione possibile, muove dalle “rivoluzioni” di fra Cristoforo e dell’Innominato, due uomini che hanno conosciuto il fondo dell’abiezione, e malgrado ciò sono stati toccati dalla grazia. Il percorso di un’anima può essere tortuoso, e una radicale trasformazione di sé passa talvolta attraverso la tenebra, ma il cambiamento è una possibilità concreta: non il cambiamento del mondo, bensì di noi stessi, che parte del mondo siamo. Frammenti infinitesimali, certo. E tuttavia ogni anima trasfigurata propaga, con la testimonianza della propria esistenza, il contagio di un bene possibile.
A cura di: Pasquale Guerra Pandemia e peste fra la narrazione del confinamento e del rilancio Studi, ricerche e testimonianze su I promessi sposi
Hanno collaborato: Alessandro Berselli, Francesca Bonafini, Daniela Brogi, Mario Campagnuolo, Fausto Cardella, Gianni Caria, Michele Cascavilla, Paolo Cascavilla, Elisa Chiari, Eva Clesis, Piercamillo Davigo, Laura Desideri, Anna Di Cagno, Stefano Di Lauro, Valentina Ferri, Federico Gallo, Tano Grasso, Pasquale Guerra, Giuseppe Lupo, Giancarlo Marchetti, Nino Marino, Giulio Massa, Elena Mearini, Marco Paci, Enrico Pandiani, Ben Pastor, Giuseppe Petrazzini, Diego Poli, Mario Quattrucci, Patrizia Rinaldi, Giulia Scialpi, Cristina Zagaria, Francesca Zucchiatti Schaal.
Durante il lockdown e il periodo della pandemia non sono mancati, da più parti, continui riferimenti al romanzo di Manzoni e alla peste in generale, talvolta luoghi comuni, altre volte citazioni pertinenti. Abbiamo così chiesto a personalità della cultura, magistrati, politici, docenti, scrittori e professionisti di riflettere sul romanzo. Sono emerse riletture, approfondimenti, contributi, ricordi e testimonianze che abbiamo raccolto nella presente pubblicazione.
Ringrazio Livia De Oliveira, giornalista e ricercatrice dell’Università di Londrina, nello stato del Paraná, in Brasile, che mi ha intervistato intorno al mio lavoro sulla scrittura. Intervista del 17/07/2021, in portoghese brasiliano.
C’è una vita invisibile che dimora in ognuno di noi, custodita con cura oppure respinta o soffocata. È un istintivo moto interiore che incarna il desiderio di cogliere un mistero impossibile da afferrare razionalmente, ma che può essere abbracciato nella sua indecifrabilità. La dimensione sconfinata e vertiginosa della significazione genera una scommessa metafisica. E ci sono voci che, raccontando, creano mondi attraverso i quali giunge a noi una scintilla di infinito. La letteratura racchiude in molteplici forme l’ineludibile domanda di senso che sgorga dalla nostra condizione di animali linguistici. Talvolta accade che questa domanda si condensi nel pronunciare, con fede, la parola Dio. Ma Dio si scorge anche nel dubbio, o in assenza di fede. C’è, tra le righe di ogni scrittura. Perfino quando il grido scaturito dalla mancanza della risposta volge alla bestemmia. In questo libro, quindici scrittori messi di fronte alla sfida di narrare l’invisibile, provano a tradurre in parole la vita immateriale – tanto invisibile quanto indicibile, eppure così vera – della nostra spiritualità.
“Quindici penne di grande qualità letteraria e sguardo laico” (L’Osservatore Romano), 7/8/2021
“Due brave scrittrici e nomi eccellenti del panorama letterario” (Roberto Carnero, settimanale Credere, 24/10/2021
“La vita invisibile che dimora in ognuno di noi diventa, in questo libro, l’occasione per riflettere, cambiare punto di vista, osservare e ascoltarci” (Giulia Siena, mensile Leggere:tutti, aprile 2022)
Sul quotidiano Avvenire del 4/12/2021 la segnalazione della presentazione de “La vita invisibile” a Più Libri Più Liberi 2021.
Eventi
La vita invisibile allo stand Avagliano al Salone Internazionale del Libro di Torino 2021Bologna, Sala Tassinari di Palazzo D’Accursio, 21 ottobre 2021. Presentazione de La vita invisibile. Da sinistra: Ariase Barretta, Caterina Falconi, Sergio Rotino, Francesca Bonafini, Andrea Tarabbia. Evento a cura di Trame Libreria.A PLPL 2021Roma, 5 dicembre 2021. Presentazione de La vita invisibile a Più Libri Più Liberi 2021, con Paolo Di Paolo. Da sinistra: Caterina Falconi, Francesca Bonafini, Emanuele Ponturo, Mascia Di Marco, Alessandro Morbidelli, Mariano Sabatini, Paolo Di Paolo.
Roma, Più Libri Più Liberi 2021. Aspettando l’intervista a Radio Frammenti
Roma, Più Libri Più Liberi 2021. Intervista a Radio Frammenti, 5 dicembre 2021
Leggiamo e scriviamo per conversare non solo con i vivi, ma anche con i morti e con coloro che vivranno dopo di noi. Su Formicaleone il mio dialogo con Gesualdo Bufalino intorno a questioni che mi stanno particolarmente a cuore: la lettura, la scrittura, il silenzio.
Esce a ottobre 2020 la Piccola antologia della peste, curata da Francesco Permunian, illustrata da Roberto Abbiati, edita da Ronzani.
Contiene anche un mio testo intitolato Notturno e Requiem, in quanto bipartito in un Notturno e in un Requiem: a detta di Permunian, trattasi di “due ante, silenti e glaciali, di uno stesso balcone. Dischiuso sull’abisso”.
Scheda editoriale
Di fronte a un’emergenza inimmaginabile come quella del Covid-19, questo libro ha provato a chiamare all’appello le forze della letteratura italiana contemporanea, con nessun altro scopo se non quello di testimoniare il terribile evento mondiale – ancora in atto, e destinato a condizionare a lungo la vita di tutti – attraverso la parola dei nostri scrittori. Una pluralità di voci, trentaquattro poeti narratori saggisti giornalisti, autori famosi o esordienti, oltre trecentocinquanta pagine dove la prosa di diario si alterna alle narrazioni distopiche, il racconto al fumetto, la riflessione saggistica ai versi in lingua o in dialetto. Concepito e orchestrato da Francesco Permunian, Piccola antologia della peste è un libro imponente, vario e attualissimo, al cui insieme tutti gli autori contribuiscono con una risonanza poetica speciale. Il volume è impreziosito da uno stupefacente “bestiario” di Roberto Abbiati, che ha realizzato la copertina e trentaquattro disegni, uno per ogni testo compreso nell’antologia.
Autori
Roberto Barbolini, Cristina Battocletti, Francesca Bonafini, Adrián N. Bravi, Franco Buffoni, Andrea Cafarella, Luciano Cecchinel, Andrea Cisi, Nicola De Cilia, Nino De Vita, Andrea Di Consoli, Pasquale Di Palmo, Fabio Donalisio, Romano Augusto Fiocchi, Giuliano Gallini, Gianni Garrera, Leonardo Luccone, Valerio Magrelli, Dacia Maraini, Paolo Mauri, Gabriele Ottaviani, Pierluigi Panza, Laura Pariani, Elio Pecora, Silvio Perrella, Giuseppe Piotti, Alice Pisu, Renato Poletti, Fabio Pusterla, Mimma Rapicano, Francesco Savio, Italo Testa, Anna Vallerugo, Alessandro Zaccuri.
Per Maddalena ci sono un sacco di cose celestiali: il Portogallo, la musica dei Madredeus, uscire con la Dani e la Vale (che sono le sue amiche del cuore). Ma la cosa più Celestiale di tutte, per lei, è Fabrizio Fiorini, che va al liceo artistico e che lei vede ogni mattina alla fermata dell’autobus.
Fabrizio Fiorini è gentile, educato, timido. Quella ragazza che lo guarda, lo guarda e gli parla è celestiale per lui. Il problema è che lui non si sente tanto celestiale…
Ivano detto Lama (non si sa bene perché) è il fratello di Maddalena ed è sempre scocciato, scontroso, cinico. Eppure, anche lui ha una vena insospettabile di rosa celestialità.
Da Francesca Bonafini, voce emergente e già autorevole del panorama letterario italiano, un libro ironico e arguto, che parla d’amore, di parole, di piccole ma necessarie rivoluzioni.
Cento, 19 maggio 2019. Consegna del 3° premio a Francesca Bonafini durante la cerimonia di premiazione della 40° edizione del Premio Letteratura Ragazzi.
Terna finalista scuola primaria:
MADELIEF. LANCIARE LE BAMBOLE di Guus Kuijer, illustrazioni di Marta Baroni, Camelozampa editore
UNA LETTERA COI CODINI di Christian Antonini, Giunti editore
DIRK E IO di Andreas Steinhöfel illustrazioni di Peter Schössow, Beisler editore
Terna finalista scuola secondaria di primo grado:
CELESTIALE di Francesca Bonafini, Sinnos editore
GHOST di Jason Reynolds, Rizzoli editore
OH HARRIET! Di Francesco D’Adamo, Giunti Editore
Celestiale in tour I prossimi incontri celestiali sono con le scuole medie di:
Arezzo – 15 maggio Cento (FE) – 17 e 18 maggio Marano (NA) – 20 e 21 maggio Vicenza – 31 maggio Carbonia – 3 e 4 giugno
Ale Di Blasio, Francesca Bonafini, Alessio Romano e Paolo Di Paolo durante la presentazione di “Una stanza tutta per loro” (Avagliano Editore) al Salone Internazionale del Libro di Torino 2019.
“Finalmente una novità per adolescenti di un’autrice italiana di una forza e limpidezza tale da render felici” Biblioragazzi
“Un racconto davvero magnifico è Celestiale di Francesca Bonafini. Perché deliziosa è la storia di Maddalena, Ivano e Fabrizio; curatissima la lingua” Leggendaria
“Complimenti a Francesca Bonafini, capace di mettere insieme qualità letteraria ed attenzione ai temi più cari agli adolescenti di oggi, in un romanzo che piace anche agli adulti” Sololibri
“Divertente e commovente, e scritto con grande senso del ritmo e musicalità” Articolo Tre
“Francesca Bonafini racconta una storia d’amore Celestiale” Il Libraio
“Questo romanzo aiuta i giovani a riconoscersi tra le righe e i “più grandi” a ricordare con un sorriso la bellezza di sensazioni ormai perse” Il Terzo News
“Celestiale fa centro. Lo fa, negli adolescenti quanto negli adulti. […] Bellissima la commistione tra moderno e classico, il tentativo riuscitissimo di infilare Leopardi in contesti che gli adulti troppo spesso reputano alieni, se rapportati ai ragazzini” Babette Brown
“Un romanzo che racconta a ragazzi e ragazze com’è ingarbugliato l’amore, quanto possa essere “bruttissima cosa”, ma anche bellissima e quanto sia stupido averne paura” Corriere Etneo
“Un romanzo fatto di tenerezza e speranza” Arezzo Notizie
“Ogni adolescente che leggerà il libro sarà in grado di riconoscersi” Letture Metropolitane
“Simile a un fado, a versi scanditi in metrica, a un pulsare di strumenti a percussione, la prosa di Francesca Bonafini, incalzante nei romanzi per adulti, sferzante nella produzione umoristica, diviene, in questo libro per ragazzi, lieve, eterea, in altre parole celestiale. Eppure potente, nella sua accerchiante levità, capace di incastonare, al suo interno, come un cuore pulsante a cui l’autrice rende omaggio, i versi di Leopardi.” Libroguerriero
Celestiale consigliato suPanorama
Corriere della Sera – Bologna: il meglio del 2018 secondo quattro librai bolognesi; per la Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani c’è “Celestiale” (Sinnos, 2018)
Interviste
L’amore è salvifico perché ci immette in un orizzonte di senso, ci fa intravedere una ragione per affrontare la fatica del vivere (Dall’intervista apparsa su Articolo Tre)
La letteratura ci insegna l’irriducibile complessità delle cose, ci mostra senza sconti l’opinabilità dei nostri paradigmi, la nostra fragilità, la nostra condizione di finitudine. Ma soprattutto ci rendepiù capaci di uno sguardo tenero, benevolente, nei confronti del nostro comune annaspare. (Dall’intervista apparsa su Leggere Tutti)
Intervista a Radio Città Fujiko
Puntata del 19 maggio 2018 del Polverone Magico di Radio Città Fujiko 103.1 fm tutta dedicata a Celestiale (Sinnos, 2018), con Francesca Bonafini in studio in diretta e letture a cura dell’Associazione Culturale Youkali. Colonna sonora di Amália Rodrigues, Madredeus, Johann Sebastian Bach, Francesco Guccini e i Doors.
Intervista a Radio inBlu
Abbiamo parlato del fascino delle parole, e dell’importanza di farne un uso consapevole, responsabile e virtuoso. E poi ancora: di stereotipi scardinati, di Leopardi e della potenza musicale dei suoi versi, del “fans club delle parole entusiasmanti” fondato da Maddalena e le sue amiche, e della ragion d’essere della letteratura, ovvero lo stile, e del fatto che la letteratura non è avulsa dalla nostra vita quotidiana, bensì la nutre. Infine abbiamo parlato di Ivano Fossati, di Fabrizio Frasnedi, e dei nomi delle persone, che, come dice Maddalena nel romanzo, sono più belli dei nomi delle cose, perché “contengono tutte le meraviglie del mondo”. Questo e altro nell’intervista andata in onda il 25 marzo a Radio inBlu.
“Celestiale” è nella terna finalista del Premio Letteratura Ragazzi di Cento Terna finalista scuola secondaria di primo grado: CELESTIALE di Francesca Bonafini, Sinnos editore GHOST di Jason Reynolds, Rizzoli editore OH HARRIET! Di Francesco D’Adamo, Giunti Editore
CELESTIALE TERZO CLASSIFICATO AL PREMIO LETTERATURA RAGAZZI DI CENTO
Cento, 19 maggio 2019. Consegna del 3° premio a Francesca Bonafini durante la cerimonia di premiazione della 40° edizione del Premio Letteratura Ragazzi.
Celestiale
di Francesca Bonafini – ISBN 978-88-7609-384-5, 112 pagine, €12,00, zona franca
Per Maddalena ci sono un sacco di cose celestiali: il Portogallo, la musica dei Madredeus, uscire con la Dani e la Vale (che sono le sue amiche del cuore). Ma la cosa più Celestiale di tutte, per lei, è Fabrizio Fiorini, che va al liceo artistico e che lei vede ogni mattina alla fermata dell’autobus.
Fabrizio Fiorini è gentile, educato, timido. Quella ragazza che lo guarda, lo guarda e gli parla è celestiale per lui. Il problema è che lui non si sente tanto celestiale…
Ivano detto Lama (non si sa bene perché) è il fratello di Maddalena ed è sempre scocciato, scontroso, cinico. Eppure, anche lui ha una vena insospettabile di rosa celestialità.
Da Francesca Bonafini, voce emergente e già autorevole del panorama letterario italiano, un libro ironico e arguto, che parla d’amore, di parole, di piccole ma necessarie rivoluzioni.
Francesca Bonafini è nata a Verona nel 1974 e vive a Bologna. Ha pubblicato i romanzi Mangiacuore (Fernandel, 2008), Casa di carne (Avagliano, 2014), La cattiva reputazione (Avagliano, 2016) e il romanzo per ragazzi Celestiale (Sinnos, 2018). Numerosi suoi racconti sono apparsi su riviste, quotidiani e antologie, ed è presente nel Dizionario affettivo della lingua italiana (Fandango, 2008). Ha scritto di musica italiana e in particolare di Ivano Fossati nel volume Sex machine. L’immaginario erotico nella musica del nostro tempo (Auditorium, 2011). È coautrice del romanzo collettivo Il cavedio (Fernandel, 2011) e del libro umoristico a quattro mani Non avremmo mai dovuto. Le frasi che gli uomini sposati dicono alle amanti (Ad est dell’equatore, 2015).